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P.a., assunzioni senza affanni – Stabilizzazioni fi no al 2021. Graduatorie valide per 2 anni
di FRANCESCO CERISANO – Italia Oggi – 16 Novembre 2019
Proroga delle stabilizzazioni e delle graduatorie dei concorsi pubblici. Staffetta generazionale nella p.a. con i neo pensionati che potranno restare in servizio, gratuitamente e per non più di due anni, per affiancare i nuovi assunti in funzione di tutoraggio. Cadono i paletti sulle spese di formazione e vengono estesi anche ai dipendenti pubblici i congedi di paternità. Sono alcune delle novità contenute in un pacchetto di emendamenti al decreto fiscale (dl n.124/2019) allo studio del governo, pronti per essere depositati in commissione finanze della camera. La possibilità di assumere a tempo indeterminato lavoratori con contratto a termine, inizialmente prevista per il triennio 2018-2020, viene estesa fino al 31 dicembre 2021.
Per contrastare il fenomeno del precariato nella p.a., gli enti pubblici avranno un anno di tempo in più per assumere personale non dirigenziale che abbia i seguenti requisiti (previsti dal dlgs n.75/2017, attuativo della legge Madia): – essere in servizio alla data di entrata in vigore della legge n. 124/2015 con contratti a tempo determinato presso l’ amministrazione che procede all’ assunzione; – essere stato reclutato con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’ assunzione; – aver maturato, al 31 dicembre 2017, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi negli ultimi otto anni, alle dipendenze dell’ amministrazione che procede all’ assunzione.
Dal 2020 cesseranno i limiti di spesa per la formazione del personale che hanno imposto agli enti di non superare la soglia del 50% della spesa sostenuta nel 2009. Un limite, osserva la relazione di accompagnamento alla norma, che «non è più in grado di consentire la necessaria formazione di cui il personale delle amministrazioni necessita» alla luce dell’ aggiornamento professionale richiesto dallo sviluppo degli strumenti e delle tecniche digitali.
Altra grande novità delle bozze di emendamenti allo studio dell’ esecutivo è rappresentata dalla «staffetta generazionale» prevista tra neo pensionati e nuovi assunti. Il personale uscito dagli organici della p.a. da non oltre sei mesi potrà, su base volontaria e a titolo gratuito, dare la propria disponibilità ad affiancare, in funzione di tutoraggio, personale nuovo assunto. L’ affiancamento dovrà avvenire «per incarichi omogenei a quelli rivestiti prima della cessazione del servizio». Nel pacchetto di emendamenti, il governo viene inoltre incontro alle richieste dell’ Anci in materia di graduatorie, anche se in modo parziale. Si stabilisce, come chiesto dai comuni, la possibilità di scorrere, anche integralmente, le graduatorie approvate dal 2019.
Ma tra l’ attuale normativa (comma 361 della legge di bilancio 2019) che prevede l’ utilizzo delle graduatorie nel limite numerico dei posti banditi e le istanze dei sindaci che spingevano per una validità triennale delle graduatorie, la proposta di modifica si ferma a metà: l’ utilizzo delle graduatorie sarà consentito nel limite di due anni dalla pubblicazione delle stesse. Conseguentemente viene modificato l’ art.35, comma 5-ter del T.U. del pubblico impiego (dlgs n.165/2001) mettendo a regime la durata biennale, anziché triennale delle graduatorie. E viene completamente abrogato il comma 361 della legge n.145/2018. L’ Anci è soddisfatta a metà.
«Non è esattamente quanto ci attendevamo dal governo», ha commentato il vicepresidente Anci (con delega al personale) e sindaco di Chieti Umberto Di Primio, «ma si tratta di una misura che, ove confermata, ci consenteribbe di dare una prima risposta alle esigenze dei comuni e alle legittime aspettative degli idonei». Altra novità prevista dagli emendamenti riguarda l’ estensione agli statali dei congedi obbligatori per il padre lavoratore dipendente, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Dal 2020 potranno beneficiarne anche i dipendenti pubblici. Vengono infine stanziati 100 milioni per il triennio 2020-2022 a favore della regione Abruzzo. Cinquanta milioni serviranno a consentire la realizzazione di opere di difesa della fascia costiera, mentre gli altri 50 serviranno a potenziare il sistema portuale di livello regionale.

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