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Scia, il Comune in sede di autotutela deve tener conto del controinteressato
di Gabriele Gagliardini
Per decidere se procedere in autotutela in relazione a un’attività privata esercitata in regime di Scia, l’Amministrazione non può limitarsi ad una aprioristica valutazione di prevalenza dell’affidamento ingenerato in chi pratica l’attività consentita, dovendo piuttosto effettuare un’approfondita valutazione comparativa di tutti gli interessi compresenti nella vicenda, non ultimo quello del controinteressato, la cui tutela dipende strettamente dall’esercizio dei poteri di verifica spettanti all’Amministrazione. È quanto si ricava dalla sentenza del Tar Veneto, Sezione II, del 27 settembre 2019, n. 1028.
 

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