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Presidente inamovibile

Italia Oggi – 22 Marzo 2019

In quali casi può essere revocato il presidente del consiglio comunale?

In carenza di una specifica previsione statutaria, visto peraltro che il decreto legislativo n. 267/00 non prevede espressamente la possibilità di revoca del presidente del consiglio, la giurisprudenza tende ad affermare costantemente l’ illegittimità della revoca del presidente del consiglio (v., tra l’ altro, Tar Piemonte sez. I, 4/9/2009, n. 2248). Tale ultimo assunto è stato ribadito tra l’ altro, con sentenza n. 479/2018 del 24/1/2018 del Tar Campania (sezione Prima) il quale richiamando la giurisprudenza pregressa ha affermato che l’ istituto della revoca del presidente del consiglio comunale, rientrando nel novero delle «norme fondamentali dell’ organizzazione dell’ ente», può essere legittimamente disciplinato solo dallo statuto comunale (Tar Catania, sez. I, 11706/2015 n.1653, Tar Catania, sez. I, 18/5/2015 n. 1326).

Il Tar Campania con la citata sentenza n. 479/2018 ha specificato che la revoca del presidente del consiglio comunale può ritenersi legittima solo se, sulla base di fatti ben precisi addotti a presupposto della decisione di rimuovere il presidente stesso la cui sussistenza deve essere accertata dal giudice, sia dimostrata l’ inidoneità del titolare della carica a svolgere la relativa funzione per il venir meno della sua neutralità e della correttezza dei comportamento istituzionale (Consiglio di stato, sez. V, 26/11/2013 n. 5605; Tar Napoli, sez. I, 3/5/2012, n. 2013); e inoltre, che deve ritenersi illegittima la revoca del presidente del consiglio comunale motivata da ragioni sostanzialmente politiche e non istituzionali (riconnesse, cioè, alla violazione dei requisiti di neutralità, imparzialità e terzietà), non potendo costituire le eventuali divergenze politiche, tra il presidente del consiglio comunale e la maggioranza del consiglio, motivo valido e sufficiente per la revoca dell’ incarico (Tar Catania, sez. III, 9/11/2011 n. 2662; Tar Catania, sez. III, 12/5/2011 n. 1181).

Infine, il Tar Campania, sempre con la sentenza n. 479/2018, completando il quadro, ha precisato che «possono costituire ragioni legittimamente fondanti la revoca del presidente del consiglio comunale tutti quei comportamenti, tenuti o meno all’ interno dell’ organo, i quali, costituendo violazione degli obblighi di neutralità ed imparzialità inerenti all’ ufficio, sono idonei a fare venire meno il rapporto fiduciario alla base dell’ originaria sua elezione (Cons. stato, sez. V, 5 giugno 2017, n. 2678)».

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