20/12/2019 – Associazionismo forzoso addio

Il progetto del governo non convince l’Anpci. Biglio: ai comuni sia garantita libertà di scelta
Associazionismo forzoso addio
Stop ai rinvii. Dal 2020 arrivano gli ambiti territoriali
 
Il 2020 porterà in dote ai piccoli comuni un regalo atteso da dieci anni: l’eliminazione dell’obbligo delle gestioni associate, istituito dal dl 78/2010 e mai attuato, in quanto rinviato di anno in anno e recentemente picconato dalla Consulta. La proroga al 31 dicembre 2019 sarà l’ultima di una lunga serie e dall’anno prossimo il governo si metterà al lavoro per ridisegnare la nuova governance degli enti locali. Una governance, promette l’esecutivo, basata sulla libera autodeterminazione degli enti ma che rischia tuttavia di riprodurre gli errori del passato. Il sottosegretario all’interno Achille Variati (si veda l’intervista su ItaliaOggi del 22 novembre 2019) ha confermato che i piccoli comuni dovranno associarsi in ambiti territoriali ottimali. Saranno liberi di scegliere «le articolazioni più idonee alle loro realtà» ma non potranno sottrarsi a questo obbligo. «Verrebbe da dire: niente di nuovo sotto il sole», osserva Vito Mario Burgio, segretario comunale di Bene Vagienna e Sommariva del Bosco in provincia di Cuneo, nonché consulente Anpci e componente della commissione per lo snellimento degli oneri amministrativi istituita da poco dal ministro della funzione pubblica, Fabiana Dadone. «Gli ambiti territoriali ottimali, indipendentemente dal fatto che siano scelti dai comuni o imposti dalle regioni, porteranno, sempre e comunque allo svuotamento delle funzioni dei singoli municipi», prosegue Burgio. «Così facendo il governo riconferma la condanna a morte dei piccoli comuni con l’unica novità che questi sarebbero liberi di scegliere i compagni di cella e il metodo per eseguire la loro condanna a morte». «Con l’accorpamento delle funzioni, i comuni diventano sempre più marginali rispetto alle funzioni e alla fornitura dei servizi e quindi si riduce il grado di prossimità che i governi locali hanno nei confronti delle rispettive popolazioni», lamenta Franca Biglio, presidente dell’Anpci e sindaco di Marsaglia. «Apprezziamo il clima di grande collaborazione e cordialità instaurato dal sottosegretario Variati nel corso dell’incontro che ha avuto con noi il 12 dicembre», ha sottolineato Biglio. «L’eliminazione dell’obbligo della gestione associata, dopo anni di proroghe continue, è certamente un segnale positivo ma non sono gli Ato la soluzione alle legittime rivendicazioni di autonomia dei piccoli comuni», ha osservato. «I mini-enti spesso sono più virtuosi e efficienti delle amministrazioni di grandi dimensioni. Per questo i piccoli comuni devono essere lasciati liberi di autodeterminarsi dal basso senza imposizioni».

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