29/04/2017 – UNADIS: richiesta urgente di incontro con il ministro Minniti

Oggetto: Richiesta urgente di incontro con il Ministro Minniti.

Recenti fatti di cronaca hanno suscitato forte sgomento nella categoria, che si è sommato allo stato di frustrazione che i segretari vivono da qualche anno a questa parte. L’illusione di una legge anticorruzione che sembrava voler rafforzare il ruolo del segretario comunale si è ben presto trasformata in profonda delusione, per essere diventati capri espiatori di ogni malaffare perpetrato nell’ente locale.

In un contesto di caccia alle streghe dilagante, che coinvolge tutti gli attori del mondo della PA, che siano politici o dirigenti, veniamo additati come i primi responsabili dell’inefficacia delle misure anticorruzione, perché non avremmo sufficientemente vigilato o addirittura denunciato i casi di corruzione presenti negli enti locali.

Ci risulta davvero difficile credere che un sostituto procuratore o un pubblico ministero non comprenda che un segretario comunale, nominato dal sindaco, da questo revocabile o sostituibile senza nessuna motivazione alla scadenza del mandato, non può assolutamente incidere sugli eventuali fatti corruttivi presenti nell’ente.

I Piani Anticorruzione possono funzionare e produrre effetti solo dove non servono! 

Ed anche laddove i segretari, andando oltre il proprio ambito di competenza, hanno denunciato possibili casi di malaffare, sono stati ben presto isolati e allontanati dall’ente.

I segretari non si sottraggono al dovere di vigilare sull’organizzazione, di adottare piani anticorruzione e di attivare i controlli interni, ma da anni ormai denunciano, a gran voce ma inascoltati, che queste misure non sono assolutamente efficaci per combattere la corruzione.

I segretari non sono e non possono essere ritenuti responsabili del cattivo funzionamento di un sistema che presenta gravi ed evidenti falle.

La situazione è ormai insostenibile e si accompagna ad una campagna mediatica che disegna la PA come un groviglio di corrotti ed insipienti, che autorizza tutti (magistrati e giornalisti) a creare il mostro ed a sbatterlo in prima pagina.

Ci creda Sig.Ministro, i segretari sono esasperati!

Non si può cercare di mandare avanti una barca ammalorata in un mare in tempesta, e nel frattempo schivare il fuoco amico delle istituzioni da cui ci saremmo aspettati supporto e sostegno.

Ad aggravare la situazione di forte malessere infatti c’è anche il fatto che i segretari comunali, a seguito della soppressione della Agenzia autonoma, sono gestiti dalla Unità di Missione che fa capo a codesto Ministero, dal cui Consiglio Direttivo sono stati del tutto estromessi i rappresentanti della categoria (a differenza di altre carriere pubbliche). Questo fa sì che i segretari, privi di diretti riferimenti istituzionali, sono oggi relegati ad essere solo destinatari di provvedimenti elaborati dallʼUnità di Missione nellʼambito del Dipartimento per gli Affari Interni. Provvedimenti che si sono caratterizzati, con sorprendente accanimento, per una marcata revisione in peius di istituti di matrice contrattuale ovvero normativa, intervenendo con circolari (!) su materie quali lʼorganizzazione delle convenzioni e lo status economico, suscitando forti dubbi di legittimità.

Il malessere della categoria, la desertificazione della nostra professionalità in alcune zone d’Italia, con presenze minime dei segretari in molti piccoli enti del nord Italia, la sempre maggiore complessità normativa in cui gli enti locali operano, stanno portando alla deriva tutto il sistema delle autonomie locali.

Per questo riteniamo sia urgente rivedere l’articolazione della nostra gestione, le funzioni attribuite all’Unità di Missione, con particolare riferimento alla competenza ad intervenire su aspetti riservati a fonti normative o contrattuali, ai criteri (oggi indefiniti) di assegnazione degli scavalchi nelle numerose sedi vacanti, al supporto necessario che le prefetture devono dare ai segretari nell’ambito delle attività che questi svolgono per garantire la conformità alla legge dell’azione amministrativa. 

Per tali ragioni siamo a chiedere la Sua attenzione e di incontrarLa per poter esprimere le nostre forti preoccupazioni per il nostro futuro e per il sistema delle autonomie locali.

Barbara Casagrande

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