25/05/2019 – Programmazione personale, arriva la spada di Damocle

Programmazione personale, arriva la spada di Damocle

Italia Oggi – 24 Maggio 2019
 
Spada di Damocle sulla programmazione del personale. Il decreto legge «Crescita» (n.34/2019) prospetta un nuovo cambio di regole, che però arriveranno a ridosso della scadenza per il Dup 2020-2022. L’ art. 33 del dl 34/2019 ha introdotto una modifica significativa del sistema di calcolo della capacità assunzionale delle amministrazioni regionali e comunali, attraverso il superamento delle regole del turn-over e l’ introduzione di un sistema basato sulla sostenibilità finanziaria della spesa di personale.
In particolare si dispone che, a decorrere dalla data che verrà stabilita, i predetti enti possano effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato, nel limite di una spesa complessiva non superiore al valore soglia, definito come percentuale, anche differenziata per fascia demografica, delle entrate relative ai primi tre titoli risultanti dal rendiconto dell’ anno precedente a quello in cui viene prevista l’ assunzione, considerate al netto di quelle la cui destinazione è vincolata ed al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato in bilancio di previsione. I valori soglia saranno definiti con provvedimento ministeriale, previa intesa in Conferenza Stato, Città ed autonomie locali. La norma impone di adeguare, in aumento o in diminuzione, le risorse del fondo per la contrattazione decentrata e quelle destinate a remunerare gli incarichi di posizione organizzativa, al fine di garantirne l’ invarianza del valore medio procapite.
Fino alla data che sarà definita in sede di decreto attuativo, comunque, mantengono vigore le attuali regole sulla quantificazione della capacità assunzionale, già profondamente modificate dal recente decreto legge 4/2019. Poiché per l’ emanazione del decreto attuativo è previsto un lasso di tempo di sessanta giorni, il rischio è che il dm arrivi o a ridosso della scadenza del 31 luglio o addirittura dopo, costringendo gli enti ad un doppio lavoro. Inoltre, non è del tutto chiara la sorte delle procedura assunzionali avviate prima dell’ entrata in vigore delle nuove regole, anche se l’ art. 34 fa propendere per una soluzione conservativa: si prevede, infatti, che gli enti fuori soglia debbano adottare un percorso di graduale di rientro che traguarda al 2025, per cui non dovrebbero esservi impatti di breve periodo.

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto