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si riporta uno stralcio dell’articolo:

Nell’assetto normativo vigente, il comma 7 dell’articolo 143 del Tuel prevede che qualora il prefetto non ritenga di adottare il provvedimento drastico di scioglimento del comune, conclude le proprie attività con un provvedimento di archiviazione motivato. Non era stato preso in considerazione un rimedio parziale all’accertamento di situazioni critiche circoscritte a specifiche ripartizioni operative dell’ente. Per questa ragione il decreto sicurezza introduce il comma 7-bis, per effetto del quale il prefetto, laddove ritenga di non poter giungere all’attivazione dello scioglimento dell’ente, potrà, comunque, intervenire sull’organizzazione locale, se emergano «situazioni anomale o comunque sintomatiche di condotte illecite o di eventi criminali tali da determinare un’alterazione delle procedure e da compromettere il buon andamento e l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati».

Il rimedio previsto è il commissariamento di ciascuno specifico settore organizzativo caratterizzato dalle anomalie registrate dal prefetto, che propone al ministro dell’interno un commissario scelto «fra funzionari dotati di qualificata e comprovata professionalità ed esperienza amministrativa, finanziaria e tecnica in servizio presso gli uffici centrali o periferici del ministero dell’interno o di altre amministrazioni dello stato, in quest’ultimo caso di concerto con il ministro competente». Ci si sarebbe aspettato che primo destinatario dell’incarico di commissario potesse essere proprio il segretario comunale, vista la sua funzione di primo garante della legittimità, e, soprattutto, data la circostanza che si tratta di una figura terza, non dipendente del comune ma proprio del Viminale.

Si dà, probabilmente, per scontato che le modalità di assegnazione degli incarichi ai segretari comunali implicano un rapporto di fiduciarietà col sindaco e l’amministrazione tale da rendere opportuno che il commissariamento sia svolto da un soggetto totalmente estraneo all’organizzazione comunale.

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