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Sugli Scuolabus gratis via libera di Corte conti 
di Gianni Trovati – Il Sole 24 Ore – 19 Ottobre 2019
I Comuni possono offrire lo Scuolabus gratis o a tariffa ridotta per un «preminente interesse pubblico» e quando il servizio si rivolge a «categorie di utenti particolarmente deboli o disagiati», e possono coprire con fondi propri la quota di entrate che viene a mancare. Con la delibera 25/2019 depositata ieri la sezione delle Autonomie della Corte dei conti chiude una querelle contabile che era nata nella stessa magistratura contabile, e che aveva finito per creare il caos in molte amministrazioni.
Perché il tema è naturalmente delicato sul piano sociale, che spesso vede i sindaci offrire a tariffe agevolate o azzerate il servizio di trasporto degli alunni a famiglie a basso reddito o a portatori di handicap. A giugno però la Corte dei conti del Piemonte, rispondendo al quesito posto dal Comune di Biandrate (Novara), aveva spiegato che scelte di questo tipo sarebbero illegittimo sul piano contabile. Perché lo Scuolabus va etichettato come servizio pubblico di trasporto, e non come servizio «a domanda individuale». E questa classificazione impone la copertura integrale dei costi attraverso le tariffe, senza possibilità di attingere ai fondi comunali per coprire la quota di entrate che verrebbe a mancare per effetto di sconti e agevolazioni.
La decisione piemontese ha allarmato parecchio i Comuni; dalla Puglia è arrivata a luglio un’ indicazione diversa, ma per fare ordine si è mossa l’ Anci chiedendo l’ intervento della Sezione Autonomie. Ieri la risposta: via libera alle agevolazioni, a patto di mantenere il bilancio in equilibrio e di articolare le tariffe in base a criteri predefiniti e parametrati alle diverse situazioni economiche degli utenti. Sul tema è previsto un salvagente anche dal Dl scuola, ma l’ interpretazione della Corte sgombra il campo anche da possibili contestazioni sulle scelte operate fin qui.

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