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Abusivi, 9 case su 10 sopravvivono

In Italia un immobile abusivo sopravvive i nove casi su dieci. Dal 2004 al 2018, infatti, sono state emesse 32.424 ordinanze di demolizione. Tuttavia, di queste ne sono state eseguite solo 3.651, vale a dire poco più dell’11% del totale
di Michele Damiani
In Italia un immobile abusivo sopravvive in nove casi su dieci. Dal 2004 al 2018, infatti, sono state emesse 32.424 ordinanze di demolizione. Tuttavia, di queste ne sono state eseguite solo 3.651, vale a dire poco più dell’11% del totale. In Campania, la regione con il più alto numero di ordinanze emesse, si raggiunge a stento il 2% di demolizioni eseguite. È quanto si apprende dalla campagna «Abbatti l’abuso», l’indagine lanciata da Legambiente per monitorare lo stato di abusivismo degli immobili in Italia. Dall’analisi emerge che il fenomeno è particolarmente diffuso sui litorali italiani: nelle aree interne al paese, infatti, la media delle ordinanze di demolizione è di 23 a comune, mentre spostandosi lungo la costa il dato decuplica arrivando a quota 247 per ogni comune.
L’indagine è indirizzata a tutto il territorio nazionale, anche se non sono molti i comuni che hanno collaborato con l’Associazione: «La reticenza dei comuni italiani nell’affrontare questo problema», si legge nella nota diffusa da Legambiente, «si riflette anche nella mancata trasparenza nel diffondere i dati sul fenomeno. In un quadro già di per se negativo (all’indagine hanno risposto suolo il 22,6% degli enti sollecitati) i comuni litoranei, nonostante siano quelli colpiti dal tasso di abusivismo maggiore, rispondono anche meno della media nazionale, visto che solo il 20,3% ha voluto fornire informazioni». Le regioni più trasparenti sono state l’Emilia-Romagna, con il 64,3% dei comuni litoranei che ha messo a disposizione le informazioni; il Veneto con il 45,5% e la Sardegna con il 38%. In Campania e nel Lazio ha risposto il 16,7% dei comuni, in Sicilia il 16,4%, in Calabria il 10,3%, mentre solo il 7,5% dei comuni costieri della Puglia ha dato risposta, relegandola a fanalino di coda della classifica.
I numeri sul fenomeno dell’abusivismo nei litorali sono stati presentati in Campania in occasione del passaggio di «Goletta verde», l’imbarcazione di Legambiente che gira per le coste italiane evidenziandone i problemi e le possibili soluzioni. La Campania non è stata una scelta casuale visto che, come detto, è la regione italiana che presenta le performance peggiori: le demolizioni lungo il litorale non arrivano neanche al 2%. Peggio fanno solo il Molise (fermo a zero) e le Marche (dove si sfiora l’1%), ma chiaramente con dati quantitativi molto diversi: la Campania guida, infatti, la classifica delle regioni per numero di ordinanze emesse, sia nei comuni costieri che nei comuni dell’entroterra, ma ha demolito solo il 3%. Se prendiamo in considerazione solo gli abusi realizzati lungo la costa in questa regione si contano ben 11.092 ordinanze emesse e solo 220 quelle eseguite. In Calabria siamo al 5,2% e in Puglia al 6,4%. Tra le regioni del Sud, fa eccezione la Sicilia, che arriva a una percentuale del 15% nel rapporto tra ordinanze di abbattimento emesse e realmente eseguite. La performance migliore, secondo l’elaborazione di Legambiente, è del Friuli-Venezia Giulia, con il 45%. «Siamo di fronte a una pagina vergognosa della storia italiana», è il commento del presidente di Legambiente Stefano Ciafani. «Contro le abolizioni il miglior deterrente sono le demolizioni. Occorre una riforma legislativa che passi ai prefetti la competenza delle operazioni di abbattimento, perchè non condizionati dl ricatto elettorale. Oggi infatti», conclude il presidente Ciafani, «i comuni agiscono più che altro su sollecitazione della Procura della Repubblica, almeno di fronte a sentenze di terzo grado. Di fronte all’aut aut dei giudici, i sindaci hanno poche alternative, Gli abusivi lo sanno e, non di rado, decidono di auto-demolire, risparmiando migliaia di euro di spese: in media, per ogni abuso abbattuto d’ufficio ne viene abbattuto uno direttamente dagli stessi proprietari».

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