21/03/2019 – Legittimità costituzionale degli oneri di riscossione di tributi erariali e locali

DI ALESSIA TOMO

Legittimità costituzionale degli oneri di riscossione di tributi erariali e locali

 

Con l’ordinanza n. 65 del 29 marzo 2018, la Corte Costituzionale si è pronunciata, nuovamente, sulla legittimità costituzionale della disciplina degli oneri di riscossione. La pronuncia in esame, pur concludendosi con una dichiarazione di manifesta inammissibilità della questione sollevata dalla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia (quindi ancora nulla cambia!), si sofferma su un tema che risulta ancora di spiccato ed attuale interesse, soprattutto nel presente momento storico, ad un anno dalla soppressione delle società del Gruppo Equitalia e, pertanto, dalla “concentrazione” di tutte le attività di riscossione, prima demandate “all’esterno”, nelle mani dalla stessa Amministrazione Finanziaria (Agenzia delle Entrate-Riscossione). Quindi la pronuncia in esame punta nuovamente il riflettore sul tema, certamente anche politico-finanziario, della legittimità dell’aggio di riscossione, ovvero degli oneri addebitati al contribuente-debitore, per lo svolgimento dell’attività di riscossione, proprio oggi che tali attività sono svolte dalla stessa Amministrazione. Non può farsi altro che auspicare un intervento legislativo che provveda all’abolizione di tali oneri ovvero, provveda quantomeno al ridimensionamento degli importi richiesti, affinché vengano parametrati all’effettiva attività svolta o, quantomeno, ancorati a limiti massimi, piuttosto che calcolati come mera percentuale applicata all’importo da recuperare, che – come accaduto nel caso in esame – può certamente essere di ingente e sproporzionato, valore… (segue)

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