19/12/2017 – Anticorruzione 2018 (e seguenti?)

Anticorruzione 2018 (e seguenti?)

Stamattina, essendo finalmente riuscito a mettere il naso al di sopra del pelo dell’acqua per respirare, dopo il consueto turbillon di fine anno, fatto di impegni di spesa, pagamenti, schemi di bilancio, approvazione di progetti come se piovesse, avvisi di accertamento tributari e tutte le cose che i Comuni fanno, ho deciso di affrontare l’ormai consueto purgatorio che, da alcuni anni, purifica per i mortali peccati me e la maggior parte dei colleghi, sotto forma di adempimenti finalizzati alla c.d. prevenzione della corruzione.

Come ogni anno, anzi ogni anno di più, affrontare le nuove “pensate” mi ha fatto cadere i capelli a ciocche, senza alcun giovamento dall’utilizzo di integratori alimentari e lozioni assortite.

Poi, per la prima volta, ho deciso di non lamentarmi e di sorridere (anche se qualcuno, per la verità, mi ha chiesto se sia affetto da una paresi facciale) mentre metto mano alle consuete mappature, pubblicità di avvisi per tutte le Sciure Marie d’Italia che volessero suggerire nuove idee da integrare nel PTPCGTTRPP o come cavolo si chiama, redazione di strani elaborati grafici, progettazione (e pagamento) di corsi per raccontare ancora una volta a responsabili e altri dipendenti le solite chiacchiere su quanto è bello e santo sentirsi in colpa se uno prende un caffè a metà mattina, per tacere delle cose gravi come la concussione o l’abuso di ufficio, che se non glieli spieghiamo tutti gli anni magari, siccome sono tutti psicolabili, se lo dimenticano e ci cascano… ecc. ecc.

Sorrido perché, alla fin fine, ho qualche piccolo problema di salute, una famiglia da guardare, una mamma ormai anziana che vedo poco, insomma tutti i problemi dei normali esseri umani non responsabili della prevenzione di alcunché. E dovrei preoccuparmi per questo marchio di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e per le potenziali (letali) conseguenze dei miei eventuali errori?

Tra l’altro, come dicono a Roma, MADDECHE’???

Mi sento come una squadra di calcio che paga i giocatori e poi può perdere le partite a tavolino perché un idiota tira l’accendino in testa a un guardalinee… Anzi, peggio. Perché se non dimostro di aver spiegato a tutti gli idioti, mediante apposite pubblicazioni all’Albo Pretorio, che gli accendini non si tirano ai guardalinee, perdo la partita anche se nessuno tira niente…

Insomma, a un certo punto mi dico: arrivo dove arrivo e, dove non arrivo, scrollo le spalle e, come detto, sorrido!

Ma poi vi viene un dubbio, che non attiene tanto al fatto se la mappatura sia leggibile anche per il cittadino che non abbia conseguito almeno un diploma quinquennale (del che ho la certezza), bensì a questo: sto sorridendo della vita o sto deridendo me stesso?

Il confine è sottile e passa per la risposta alla seguente domanda: “ma da quando sono state introdotte tutte queste contorte formalità, e grazie ad esse, è stato prevenuto almeno un caso di malaffare?”

Se fosse così, allora potrei davvero sorridere ed affrontare con serenità questa massa di complicazioni, pensate da qualcuno che, evidentemente, crede che in ogni Ente pubblico, compresi i piccoli Comuni, esista un pool di persone che curano costantemente il rispetto della normativa in argomento e, ciò che è più strano e contorto, degli atti amministrativi innominati (in senso giuridico) emessi a riguardo da Sua Autorità…

Se fosse così, allora vorrebbe dire che, almeno in una pur piccola percentuale di casi, tutto questo ha un senso.

Ma se così non fosse, come sospetto, ebbene allora spero che qualcuno più degno di me, un giorno, si erga su un pubblico podio e pronunci le immortali parole del Rag. Ugo Fantozzi: “PER ME LA NORMATIVA ANTICORRUZIONE E’ UNA…”

Allora mi concederei un sorriso definitivo, magari a mezza bocca. Un ghigno, insomma.

Un bel sorriso intero no, perché vorrebbe comunque dire avere sprecato quota parte della mia tarda giovinezza in inutiliter data.

P.S.: naturalmente scrivo nella pausa pranzo, non vorrei qualcuno pensasse che, in violazione delle norme anticorruzione, abbia sottratto tempo al prezioso lavoro.

P.P.S.: lo so che sono cose dette e ridette, ma “àbbino pietà…”

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