19/06/2019 – La legge cd concretezza ed anti assenteismo 

La legge cd concretezza ed anti assenteismo 

di Arturo Bianco
E’ stato definitivamente approvato nei giorni scorsi da parte del Senato, al termine di tre letture da parte dei due rami del Parlamento, il disegno di legge del Governo, primo firmatario il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, “Interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche Amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”. Siamo in presenza di un importante provvedimento, che è suddiviso in 6 articoli, con cui viene istituito il Nucleo della concretezza ed assunte iniziative per migliorare in tale direzione l’attività delle Pubbliche Amministrazioni, sono adottate misure ulteriori per la prevenzione e la riduzione dei fenomeni di assenteismo, con la estensione degli stessi anche ai dirigenti, vengono adottate modifiche alle regole che disciplinano i concorsi nelle PA e sono stimolate assunzioni da parte delle amministrazioni centrali, nelle commissioni di concorso possono essere nominati anche dei pensionati di PA, sono ampliate le possibilità di passaggio tra il settore pubblico e quello privato ed infine sono dettate regole per la fornitura di buoni pasto alle amministrazioni pubbliche. Sul terreno operativo le più importanti ed immediate disposizioni sono le seguenti ed attengono alle procedure sui concorsi: sospensione del vincolo della attivazione della mobilità volontaria prima della indizione di concorsi; riduzione a 45 giorni del termine entro cui la mancata comunicazione da parte della Funzione Pubblica della presenza di personale pubblico in disponibilità equivale a risposta negativa; i dipendenti pubblici che vengono utilizzati da parte di altre PA come componenti le commissioni di concorso stanno svolgendo compiti di istituto; estensione ai dipendenti pubblici ed allungamento da 5 a 10 anni della possibilità di essere collocati in aspettativa perché assunti da un privato.
Le disposizioni sono in parte immediatamente operative ed in parte richiedono invece l’adozione di provvedimenti attuativi. Esse si applicano anche alle regioni a statuto speciale.

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