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La Pa paga sempre per i dipendenti  

di Patrizia Maciocchi – Il Sole 24 Ore – 17 Maggio 2019
Lo Stato o l’ ente pubblico rispondono del danno subìto dal terzo per l’ illecito del dipendente, anche quando agisce solo per scopi personali, estranei ai fini dell’ amministrazione. La corresponsabilità scatta purché l’ azione illecita sia legata da un nesso di occasionalità necessaria con le funzioni svolte dal dipendente infedele. E dunque se questa non sarebbe stata possibile senza l’ esercizio del ruolo, per quanto svolto in modo illecito. Per le Sezioni unite (sentenza 13246) la responsabilità della Pa è a tutto campo e va applicata integralmente la disciplina della responsabilità extracontrattuale. Fermi restando i principi sull’ accertamento del nesso causale e sulla totale imprevedibilità degli eventi.
La sezione remittente era impegnata a decidere sul risarcimento, dovuto o meno, dal ministero della Giustizia a un privato per le somme, relative a un giudizio di divisione sottratte da un cancelliere, poi condannato per peculato. Il privato aveva ottenuto un risarcimento, di circa 47 mila euro in primo grado che le era stato tolto in appello. Perché, ad avviso dei giudici, il cancelliere aveva agito solo a fini personali, addirittura contrari agli scopi perseguiti dall’ amministrazione.
Il Supremo collegio, nell’ allargare anche a tale ipotesi la responsabilità della Pa, sottolinea come nell’ attuale contesto socio economico nessuna ragione giustifica più un trattamento differenziato tra l’ attività dello Stato e quella del privato. La strada per appianare la disparità di trattamento è dunque quella percorsa: rivedere l’ orientamento, di gran lunga prevalente, che nega la responsabilità dell’ amministrazione in caso di azioni, frutto di abusi individuali e in contrasto con i fini istituzionali. Per i giudici è in contrasto con la Costituzione un sistema che di fatto crea una tutela risarcitoria meno effettiva in caso di illeciti commessi da chi dipende da un ente pubblico o dallo Stato rispetto all’ ipotesi in cui ad infrangere la legge sia un privato.

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