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In Quota 100 anche un prestito TFS-TFR per i Dipendenti Pubblici nuovo di zecca?

Pubblicato da lentepubblica.it il 16 Gennaio 2019

 

In Quota 100 anche un prestito TFS-TFR per i Dipendenti Pubblici nuovo di zecca? Ecco cosa prevede in merito la bozza del decreto.


Nella nuova Quota 100 ci potrebbe essere sapzio per un nuovo prestito ponte per i dipendenti pubblici riguardante il TFS e il TFR. Dovrebbe interessare all’incirca ben 150 mila dipendenti. Era già stato segnalato da più parti che uno dei nodi principali da sciogliere era proprio quello del TFR e del TFS dei Dipendenti Pubblici.

La bozza di decreto, che disciplinerà quota 100, prevede che i dipendenti pubblici abbiano liquidato il Tfr/Tfs al momento in cui avrebbero maturato la corresponsione dello stesso secondo quanto previsto dalla legge Fornero, in pratica al raggiungimento dei 67 anni d’età. Una grossa criticità è quella che gli statali rischiano di dover aspettare fino a sette anni prima di ricevere il Tfr (ne abbiamo parlato in modo più approfondito in questo articolo).

Ma adesso potrebbe essere messa in campo una soluzione per ovviare a questo problema.

Quota 100 e prestito TFS-TFR Dipendenti Pubblici: quale soluzione?

Già nei giorni scorsi, il sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, ha annunciato che il governo sta lavorando ad una convenzione con l’Abi per far liquidare agli istituti bancari in tempo reale il Tfs e il Tfr. Adesso anche il ministro Bongiorno fornisce nuovi dettagli sulla misura.

La ministra della Pa è tornata a precisare che l’anticipo debutterà per tutti i futuri pensionamenti pubblici, non solo per chi opta per “quota 100” .  Sarebbero comunque, in primo luogo, circa 150mila dipendenti pubblici (militari esclusi) ad essere interessati da questo primo anticipo finanziario del Tfr/Tfs, che il governo intende assicurare su base generalizzata tramite una convenzione con Abi.

Abi è disponibile a mettere a punto una piattaforma cui potranno aderire, su base volontaria e con apposite convenzioni, le singole banche: la garanzia pubblica sull’anticipo assicurerà tassi di interesse molto bassi per i beneficiari, mentre per le banche dovrebbe trattarsi di impieghi a impatto zero in termini di assorbimento di capitale.

Ad assicurare la risoluzione dell’altro problema è il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. I lavoratori pubblici che andranno in pensione con quota 100 non pagheranno interessi per avere subito il Tfs.

Ovviamente si attende domani, che dovrebbe essere il grande giorno del decreto Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, per avere la conferma di tutte queste misure.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it

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