14/03/2019 – Prospettive per riformare i controlli negli Enti locali

Prospettive per riformare i controlli negli Enti locali

 

L. Oliveri (La Gazzetta degli Enti Locali 13/3/2019)

La sentenza della Corte Costituzionale 23/2019 non può lasciare indifferente il Parlamento ed il Governo rispetto ai problemi che ha lasciato aperti rispetto alla figura del segretario comunale.

È in corso, come è noto, un processo di riforma dell’ordinamento degli Enti locali, da considerare potenzialmente la sede per una profonda riflessione sul ruolo del segretario, in particolare in rapporto con le funzioni di controllo.

Anzi, l’occasione potrebbe considerarsi propizia per rivedere dal fondo due pilastri delle riforme – fallimentari – di questi ultimi anni e, cioè, l’abolizione dei controlli esterni preventivi di legittimità cui ha fatto riscontro simmetrico l’introduzione di controlli “collaborativi” interni ed esterni e della normativa anticorruzione.

Risulta ancora oggi incomprensibile come si possa pensare di conciliare una funzione di prevenzione, come quella contro la corruzione, con l’assenza di controlli che siano appunto preventivi e che non siano svolti da soggetti terzi, cioè non aventi rapporti diretti, né di condivisione politica, né di dipendenza, con i soggetti che in buona parte risultano essere gli stessi controllati.

In generale, comunque, la funzione amministrativa, in quanto discrezionale ed anche tecnica, può essere influenzata da indirizzi discrezionali fallaci o controproducenti, che possono indurre a scelte tecniche di piaggeria o, comunque, tese maggiormente a seguire l’indirizzo del politico di turno invece dell’interesse generale; allo stesso tempo, anche laddove l’indirizzo politico sia efficacemente rivolto al perseguimento del bene comune, la gestione tecnica può comunque incorrere in errori di diritto o appunto di natura tecnica.

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