13/05/2019 – Per le nuove assunzioni serve il decreto attuativo  

Per le nuove assunzioni serve il decreto attuativo  

di MATTEO BARBERO E FRANCESCO CERISANO – Italia Oggi – 11 Maggio 2019

La nuova disciplina delle assunzioni di regioni e comuni prevista dal decreto “crescita” non è immediatamente operativa. E’ uno dei chiarimenti contenuti nella nota di lettura del dl 34/2019 diffusa dall’ Anci. Il documento si sofferma sulle principali novità per le pa locali contenute nel provvedimento, fra le quali spiccano quelle previste dall’ art. 34. Esso introduce una modifica significativa del sistema di calcolo della capacità assunzionale delle amministrazioni regionali e comunali, attraverso il superamento delle regole del turn-over e l’ introduzione di un sistema basato sulla sostenibilità finanziaria della spesa di personale.

In particolare si dispone che, a decorrere dalla data che verrà stabilita dal decreto attuativo, i predetti enti possano effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato, nel limite di una spesa complessiva non superiore al valore soglia, definito come percentuale, anche differenziata per fascia demografica, delle entrate relative ai primi tre titoli risultanti dal rendiconto dell’ anno precedente a quello in cui viene prevista l’ assunzione, considerate al netto di quelle la cui destinazione è vincolata ed al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato in bilancio di previsione. I valori soglia saranno definiti con decreto ministeriale, previa intesa in Conferenza Stato, Città ed autonomie locali.

La norma impone di adeguare, in aumento o in diminuzione, le risorse del fondo per la contrattazione decentrata e quelle destinate a remunerare gli incarichi di posizione organizzativa, al fine di garantirne l’ invarianza del valore medio procapite. Fino alla data che sarà definita in sede di decreto attuativo, comunque, mantengono vigore le attuali regole sulla quantificazione della capacità assunzionale, già profondamente modificate dal recente dl 4/2019.

La nota poi evidenzia che entro il prossimo 21 maggio 2019 verrà emanato il decreto del Ministero dello sviluppo economico con il quale saranno assegnati contributi per 500 milioni di euro a favore dei comuni per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile. L’ Anci sollecita la preventiva condivisione dei contenuti di tale provvedimento al fine di chiarire quale tipo di patrimonio pubblico sia ricompreso tra la spesa ammissibile e con quali modalità interventi che beneficiano di altri fondi pubblici possano essere ricompresi da quelli oggetto del sostegno.

Definizione agevolata, i comuni dovranno scegliere entro il 29 giugno La nota dell’ Anci detta i chiarimenti anche in materia di definizione agevolata delle entrate regionali e locali. L’ adesione alla sanatoria, che consentirà ai contribuenti di saldare le ingiunzioni di pagamento notificate nel periodo 2000-2017 senza pagare sanzioni, sarà facoltativa per i comuni e dovrà essere esercitata entro 60 giorni dall’ entrata in vigore del dl crescita, quindi entro il prossimo 29 giugno, con delibera del consiglio comunale.

Si tratta delle terza definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento, dopo quelle previste dall’ art. 6 ter del dl 193/2016 e dall’ articolo 1 comma 11 quater del dl 148/2017. Rispetto a quest’ ultima, tuttavia, che faceva riferimento alle notifiche intervenute fino al 16 ottobre 2017, la sanatoria del decreto crescita si estende alle ingiunzioni notificate entro tutto il 2017.

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