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Misure discriminatorie ai danni dei segretari e richiesta revoca avviso per utilizzo segretari

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Al Responsabile della gestione dell’Albo Nazionale Segretari Comunali e Provinciali
c.a. Prefetto Dott.Pasquale Antonio Gioffrè
     Con riferimento all’avviso di codesto Albo del 25 luglio scorso per l’utilizzo di due segretari comunali in disponibilità presso la Prefettura UTG di Napoli, si manifesta vivo sconcerto e si chiede sin d’ora di voler procedere all’immediata revoca dello stesso.
     Sorprende in primo luogo che codesto Albo voglia reperire personale per coprire le proprie necessità organizzative all’interno del ruolo dei segretari e comunali e provinciali che, come noto, vive una situazione pressoché drammatica in considerazione della cronica carenza di professionisti da assegnare agli enti locali.
     Si rileva poi che l’avviso precisa che il posto che si andrà a coprire non è da intendersi come dirigenziale. Posto che la maggioranza dei segretari è collocata nelle fasce A e B e pertanto di qualifica dirigenziale, si chiede se si intenda procedere per questa via ad un demansionamento dei segretari che dovessero candidarsi alla selezione, ovvero si intenda limitare l’accesso ai soli segretari di fascia C.
     Nel primo caso sorprende che, mentre per un verso codesto Albo intende inibire il transito dei segretari come dirigenti in altre pubbliche amministrazioni, per altro verso vuole invece impiegare quegli stessi segretari “demansionadoli” a posizioni non dirigenziali .
     Nella seconda ipotesi, qualora detto Albo intenda riservare l’avviso ai segretari di fascia C, si verrebbero a distogliere quelle professionalità che sono per prime preposte a coprire le sedi segreteria dei comuni di minori dimensioni e in situazione di emergenza organizzativa.
     Spiace pertanto constatare come tali decisioni, che si sommano a numerose altre subite dalla categoria in questi anni, mortifichino ulteriormente la professionalità dei segretari comunali e provinciali e denotino un totale disinteresse verso le condizioni in cui questi si trovano ad operare.
     Se solo si pensa, infine, che queste scelte sono operate dal Ministero dell’Interno, che oggi è il datore di lavoro degli stessi segretari, esse appaiono ancora più deludenti e sconfortanti.
     Confidando in una immediata revoca in autotutela dell’avviso e nell’adozione di misure che non calpestino la professionalità dei segretari, si auspica possa essere avviato un utile confronto con i sindacati della categoria e si inviano distinti saluti.

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