Print Friendly, PDF & Email
Pianificazione urbanistica e limitazione della libertà di culto
di Massimo Bellin (*) – Master in Diritto della Pubblica Amministrazione Università di Torino – Master in Auditing e Controllo Interno Università di Pisa – Funzionario Pubblico
 
All’udienza del 22 ottobre 2019 la Consulta discute la questione di legittimità costituzionale sollevata dal TAR Lombardia Milano, sez. II, 3 agosto 2018, n. 1939, relativa alla lesione della libertà fondamentale di culto eventualmente arrecata da una normativa urbanistica regionale che accentrerebbe, in capo all’Amministrazione locale, la scelta in ordine a tempi, luoghi e distribuzione tra le varie confessioni religiose degli spazi di culto che si prevede di aprire sul territorio, senza consentire, al di fuori di tale predeterminazione, la realizzazione, ad iniziativa privata ed in aree comunque idonee dal punto di vista urbanistico, di anche modeste sale di preghiera. Sulla medesima normativa regionale Cass. pen., sez. III, 30 agosto 2019, n. 36689 ha dichiarato manifestamente inammissibile analoga eccezione di incostituzionalità, in relazione alla necessità del permesso di costruire, in caso di mutamento di destinazione d’uso finalizzato a creare luoghi di culto.

Torna in alto