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La costituzione del fondo per le risorse decentrate 2019 

di Arturo Bianco
Le amministrazioni locali e regionali devono dare corso alla costituzione del fondo per le risorse decentrate del 2019; è questo un passaggio propedeutico essenziale all’avvio della contrattazione collettiva decentrata integrativa. Le regole dettate dai contratti nazionali sono sostanzialmente le stesse rispetto al 2018, ma sulla base delle previsioni dell’articolo 33 del DL n. 34/2019, cd crescita, sono state previste modifiche in aumento o in diminuzione a secondo che cresca o cali il numero dei dipendenti in servizio. Modifiche per la cui concreta applicazione occorre il chiarimento di numerosi dubbi e l’apprestamento di soluzioni operative, dubbi e soluzioni che non sono stati ancora forniti. A parere di chi scrive è comunque opportuno che gli enti diano corso rapidamente alla costituzione del fondo, anche in via provvisoria, così da consentire l’avvio della contrattazione decentrata e da evitare gli effetti negativi che, sia sulla base delle disposizioni del contratto nazionale sia dei principi contabili, si possono determinare a seguito della mancata costituzione del fondo e/o della mancata contrattazione. Sul versante delle previsioni contrattuali si deve ricordare che si determina il divieto di portare in incremento nel fondo dell’esercizio successivo le risorse di parte variabile che non sono state utilizzate; sul versante dei principi contabili si devono ricordare gli effetti che si determinano in termini di inserimento dei risparmi tra gli avanzi di amministrazione. Si deve ricordare che la mancata definizione del fondo per la contrattazione decentrata inibisce le progressioni orizzontali.

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