01/07/2019 – Dipendenti-Dirigenti: un unico limite di trattamento accessorio?

Dipendenti-Dirigenti: un unico limite di trattamento accessorio?

30-06-2019
La discussione è questa: in caso di ente con la dirigenza, il “tetto” dell’anno 2016 si calcola e si verifica con due limiti diversi tra dirigenti o dipendenti o in un unico valore?
La risposta, leggendo la norma sarebbe semplice: l’art. 23 comma 2 fa riferimento al trattamento accessorio complessivo “anche” dei dirigenti. Se è “complessivo” ed è “anche” vuol dire che il limite è unico. Ma siamo in Italia e, si sa, non basta mai leggere quello che c’è scritto…
E avanti. I magistrati contabili della Corte dei conti della Puglia (deliberazione 27/2019) hanno affermato che il limite è unico, complessivo, indistinto, totale.
E ancora non basta.
Infatti, la Ragioneria Generale dello Stato, ha sempre tenuto distinto il limite nel conto annuale tra dirigenti e dipendenti. Ultimamente, sempre la RGS, ha dato una risposta all’UPI che trovate allegata QUI nella quale viene ribadito il limite separato.
A me qualcosa non torna. Tenere separato un limite significa entrare nel merito di scelte anche organizzative, che sarebbero per la nostra Costituzione un po’ troppo visto che parliamo di Regioni ed Enti Locali.
Lo dico con due esempi che mi viene meglio.
  • Pensiamo ad un ENTE SENZA LA DIRIGENZA, che vuole istituirla: se il limite fosse separato, sarebbe impossibile! Come farebbe a costituire il fondo dei dirigenti? Vedete? Un limite separato crea un problema di scelte anche organizzative ingiustificabile dal punto di vista della Costituzione.
  • Pensiamo ad un ente CON LA DIRIGENZA, che vuole togliere dalla dotazione organica i dirigenti: come potrebbe gestire l’organizzazione in posizioni organizzative se non utilizzando lo spazio che si genera dal non avere più il fondo dei dirigenti?
Ecco, a me pare chiaro che tutto faccia più propendere, sia dal punto di vista letterale che di sistema, a ritenere che il limite sia unico.

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