riforma della P.A. – un articolo tratto da corriere.it

LE MISURE DEL GOVERNO

Il bollo auto aumenterà fino al 12% – Dipendenti pubblici in mobilità

La tassa crescerà solo nel 2015. Trasferimenti obbligati entro 100 km. Prepensionamenti in caso di esuberi. Dimezzati distacchi sindacali, stretta su Authority

di Andrea Ducci

 

ROMA – Per ora sono 26 articoli, ma la bozza sulla riforma della Pubblica amministrazione potrebbe essere destinata a qualche sforbiciata nelle prossime ore. Il testo indica i punti cruciali del decreto light (alcune misure saranno dirottate su un disegno di legge), che il governo si appresta a varare domani. Il primo articolo, per ora, è quello sull’impossibilità di restare in servizio dopo l’età di pensionamento. La tagliola scatta dal 31 ottobre. Viene cioè eliminato l’istituto del trattenimento in servizio. Il secondo articolo specifica il nuovo turnover. In sintesi, stabilisce le assunzioni e le uscite nel perimetro della P.a. non più in base al numero delle persone, bensì alla spesa totale per i loro stipendi. Così, nel 2014 nelle amministrazioni si potrà procedere ad assumere personale nel limite di spesa pari al 20% di quella relativa al personale uscito lo scorso anno. Questa percentuale sale con gradualità negli anni successivi. Fino ad arrivare al 2018, quando le amministrazioni potranno assumere per un limite di spesa pari al 100% di quella relativa al personale cessato di ruolo.

Un articolo della bozza fissa anche i criteri della mobilità obbligatoria, stabilendo che si possano «ricoprire i posti vacanti mediante passaggio diretto di dipendenti con la stessa qualifica, in servizio presso altre amministrazioni». Per agevolare le procedure è previsto un portale per fare incrociare domanda e offerta di mobilità.

Novità anche sul fronte dei trasferimenti. Il provvedimento indica che i dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un diverso posto di lavoro, purché nell’arco di 100 chilometri: entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate «stessa unità produttiva», mentre tra 50 e 100 chilometri devono esserci esigenze organizzative e produttive. Un mini rivoluzione che, se confermata nella versione definitiva, prosegue con il taglio, dall’1 agosto, del 50% dei distacchi e dei permessi per ogni sigla sindacale. Nel decreto dovrebbe inoltre finire la misura sul prepensionamento dei dirigenti: in caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, «la P.a. procede alla risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto alla pensione».

Per le amministrazioni scatta il divieto di assegnare incarichi dirigenziali a soggetti in pensione. Alla vigilia del varo del provvedimento il testo predispone l’unificazione delle scuole di formazione della Pubblica amministrazione. Finiranno tutte (Scuola Superiore dell’Economia, Istituto Diplomatico, Scuola superiore dell’Amministrazione dell’Interno, Centro di formazione della Difesa e Scuola superiore di Statistica) sotto il cappello della Scuola nazionale dell’Amministrazione che ne accorpa le funzioni.

Per i componenti delle autorità indipendenti (Antitrust, Privacy, Agcom, Energia, Consob) ci sarà una stretta sul rinnovo degli incarichi. Non potranno più essere nuovamente nominati componenti di un’Autorità indipendente «per un periodo pari alla durata dell’incarico precedente». Nelle stesse Authority si potranno effettuare assunzioni solo con «concorsi unici con cadenza annuale».

L’articolo 15 della bozza indica l’istituzione dell’archivio unico per la gestione di un documento unico (riassume di dati di libretto di circolazione e certificato di proprietà) dell’auto. In dettaglio, il Pra è destinato a passare dall’Aci sotto la vigilanza del ministero delle Infrastrutture. Lo stesso articolo specifica che gli importi annuali delle tasse automobilistiche potranno aumentare, per il solo 2015, fino ad un massimo del 12%. In vista delle mosse del governo oggi i sindacati incontreranno il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia. 

12 giugno 2014

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