ecco a voi … l’on. Fragomeli

tratto da resegoneonline.it

 

Roma, 16 aprile 2014

Fragomeli (PD): la casta dei segretari comunali sfugge alla spending review

L’onorevole lecchese: “inaccettabile che palesi interessi di corporazione frenino iniziative volte a ridare ossigeno alle Amministrazioni locali”.

fragomeli gian mario

E’ stata valutata come insoddisfacente la risposta che, nella giornata di ieri, il Ministero dell’Interno ha reso all’interrogazione presentata dall’On. Gian Mario Fragomeli (PD) in merito alla necessità di una rivisitazione della categoria professionale dei Segretari comunali di fascia C.

 

In sostanza, il parlamentare lecchese chiedeva che, all’aggregazione degli Enti comunali (gestioni associate/unioni e fusioni) – fino alla soglia dei 10 mila abitanti (5 mila in Lombardia) – seguisse una rimodulazione delle fasce professionali dei Segretari comunali – in particolare quelli di ultima fascia (C) – al fine di consentire anche ai Comuni più piccoli, riuniti in forma associata, di avvalersi della loro professionalità al netto di un trattamento economico che fosse sostenibile anche per i bilanci dei singoli Comuni associati. Attualmente, infatti, i neosegretari di ultima fascia possono esercitare unicamente in Comuni con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti – che sono quindi destinati nel tempo ad essere superati dalle nuove aggregazioni comunali – rendendone in tal modo improbabile un loro effettivo inserimento lavorativo che sarebbe, di fatto, anche più conveniente e sostenibile economicamente per i bilanci di tanti Comuni.

 

«A primeggiare, ancora una volta» afferma Fragomeli «è la lobby storica dei Segretari comunali che in nessun modo appare infatti intenzionata a concedere spazio alle nuove leve, il cui turn over consentirebbe invece ai piccoli Comuni in obbligo di aggregazione di risparmiare ingenti risorse finanziarie che potrebbero quindi essere più proficuamente investite nell’erogazione di servizi alla cittadinanza. È inaccettabile che palesi interessi di corporazione frenino iniziative volte a ridare ossigeno alle amministrazioni locali: valuterò pertanto, a breve, la presentazione di accurati interventi emendativi su questa materia che resta, è evidente, lacunosa e non al passo con la riforma dei piccoli Comuni».

 

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