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Limiti alla circolazione stradale: competenza ordinaria del dirigente

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Limitare la circolazione di tutte o di alcune categorie di veicoli sulle strade comunali è un provvedimento di competenza dirigenziale la cui fonte risiede nell’articolo 107 del d.lgs. 267/2000 (TUEL), che attribuisce agli stessi la competenza ad adottare gli atti e i provvedimenti che impegnino l’amministrazione verso l’esterno, salvo casi di necessità e urgenza che giustificano i poteri straordinari di ordinanza del Sindaco.

E’ quanto affermato dal Tar Valle d’Aosta, Con la sentenza 17 novembre 2015, n. 92.

Nel caso di specie veniva contestata un’ordinanza sindacale che aveva disposto un divieto di accesso e transito ai veicoli in una strada comunale, con la sola esclusione dei mezzi eccezionalmente autorizzati.

Il Giudice amministrativo ha ritenuto fondato il ricorso circa l’incompetenza del Sindaco ad emettere ordinanze di ordinaria limitazione della circolazione stradale.

Nonostante la lettera dell’articolo 7 del d.lgs. 285/1992 (Codice della strada), assegni al Sindaco il potere di regolamentare la circolazione dei veicoli nei centri abitati tale norma, risalente al 1992, deve essere coordinata con la successiva disposizione dell’articolo 107 del TUEL, che attribuisce ai soli dirigenti comunali la competenza ad adottare gli atti e i provvedimenti che impegnino l’amministrazione verso l’esterno.

Tale interpretazione trova conferma nella giurisprudenza amministrativa per cui devono “ritenersi ricompresi nell’ambito delle competenze dei dirigenti anche i provvedimenti che gli artt. 6 e 7 del Codice della Strada attribuiscono espressamente al sindaco, trattandosi di atti che per un verso non implicano l’esercizio di funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo ma di gestione ordinaria, e per altro verso non rientrano nelle deroghe di cui agli artt. 50 e 54 del T.U.E.L.” (TAR Veneto, sez. I, sentenza 494/2013).

La competenza del Sindaco in tema di limitazioni della circolazione potrebbe ritenersi giustificata solo ove l’intervento rivestisse carattere di necessità e urgenza, ai sensi degli artt. 50 e 54 dello stesso TUEL (Cass. Civile, sez. II, sentenza 13885/2010; TAR Campania Napoli sez. I, sentenza 8874/2009), ragioni non ricorrenti nel caso di specie.

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