16.04.2015 – Riforma Madia, c’è l’intesa al Senato sui segretari comunali

Riforma Madia, c’è l’intesa al Senato sui segretari comunali

di Marco Rogari

Sì alla fase ponte di tre anni prima della definitiva scomparsa della figura dei segretari comunali ma «no» alla possiblità di reclutarle fuori dal ruolo unico della dirigenza per le grandi città. Le indicazioni sono contenute nel parere espresso dalla commissione Bilancio del Senato sui primi sei articoli della delega Pa sulla quale ieri sono cominciate le votazioni in Aula. Tra le condizioni fin qui poste dalla “Bilancio”, anche sulla base dei rilievi mossi dalla Ragioneria generale su alcuni degli emendamenti approvati dalla commissione Affari costituzionali, ci sono la soppressione della clausola che prevedeva il superamento degli automatismi del percorso di carriera dirigenziale e della misura con cui veniva prevista la confluenza nel ruolo unico della dirigenza anche del personale delle Camere di commercio. 

Per l’attivazione del nuovo meccanisno di controlli sulle assenze per malattia degli statali, con il passaggio di competenze e risorse all’Inps, la commissione ha suggerito di vincolare l’operazione al preventivo assenso della Conferenza Stato-regioni. Parere positivo invece sul ricorso alla figura del nuovo capo hi-tech chiamato a traghettare la Pa nella nuova era digitale. Nei prossimi giorni la commissione Bilancio espliciterà il parere sugli altri articoli. L’obiettivo del Governo è cercare di ottenere il sì di palazzo Madama prima del 23 aprile, giornata in cui è fissata la votazione sul Def. Ma con tutta probabilità i tempi si allungheranno anche perché il relatore dovrà presentare alcuni emendamenti per tenere conto del parere della Bilancio. Il ministro Marianna Madia ha ribadito che dall’esecutivo non arriveranno nuovi ritocchi. Madia in Aula ha anche precisato che «il Corpo Forestale dello Stato» verrà eventualmente assorbito «in uno degli altri Corpi di Polizia», ma le funzioni di controllo rimarranno intatte sul territorio. Ma da Forza Italia arriva un nuovo no alla soppressione del Corpo.

 

 

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